I come back!

Ciao a tutti e scusate l'assenza di questi mesi ^_^
Riparto con un articolo tutto dedicato a San Valentino e i diversi significati simbolici del bacio nelle opere d'arte.
L'idea mi è venuta leggendo un'articolo ieri sera e ho deciso, così, di prendere in esame 5 quadri famosi e analizzarli per voi. L'arte è piena di questi esempi, nessun pittore, scultore ha saputo resistere all'impulso di ritrarre il gesto amoroso per eccellenza.
Prima di analizzare il quadro in sè ho pensato che fosse giusto inquadrare un po' il periodo storico, così da dare più spunti di riflessione.

Henri de Toulouse Lautrec- Il Bacio
Dopo un lungo periodo di “mascheramento”, caratterizzato da immagini caste e controllate, e durante il quale gli artisti sono costretti ad affidare la magia del bacio alle labbra degli dei e degli antichi eroi, con il diffondersi del gotico cortese il bacio ritrova il suo spazio: brivido d’emozione,omaggio galante, approccio seduttivo. Ma il secolo del bacio è senza dubbio il XVIII: dal rococò all’illuminismo, dal barocco all’età neoclassica,il Settecento è tutto un fiorire di galanterie, di corteggiamenti, di tenerezze, di intrattenimenti amorosi. Inoltre,nel Novecento gli artisti hanno il coraggio di mostrare anche l’altra faccia del bacio: quella vampiresca, possessiva, brutale; una violenza che non fa distinzione tra sessi, e che vede uno dei due amanti dominare sull’altro fino ad impadronirsi di lui, a sottometterlo psicologicamente e fisicamente.
Il maggiore scultore europeo dell’età neoclassica è Antonio Canova.  I motivi conduttori di tutta l’arte del Canova sono la nativa sensibilità veneta per la morbidezza vibrante ed il rigore intellettuale, l’amore per la natura ed il suo superamento nell’ideale, così da trasformarla in bellezza e la ricerca dell’equilibrio delle forme e della simmetria. La sua arte nasce dagli ideali del tempo, basati sul razionalismo illuminista, che, nell’opposizione agli eccessi del barocco, cerca quella chiarezza e quella oggettività che sembrano riconoscibili solo nella cultura classica.
L'opera per eccelenza di Canova è la celebre scultura: Amore&Psiche (Galleria Borghese, Roma) 

Antonio Canova- Amore&Psiche

Il soggetto è utilizzato come allegoria del potere dell’amore, visto soprattutto nell’intensità del desiderio che riesce a sprigionare: da qui la scelta di fermare la rappresentazione all’istante prima che il bacio avvenga e il desiderio si consumi.
In quei pochi centimetri, che separano le labbra dei due, si gioca il momento significativo ed eterno del desiderio senza fine che l’eros sprigiona.
il corpo di Psiche, insieme alla gamba ed alle ali di Amore, forma uno schema simmetrico ad X, al centro del quale le braccia degli amanti creano due cerchi perfetti che inquadrano il punto focale della composizione sulle labbra.
Il marmo è bianco, traslucido e lavorato al massimo, passato con una cera rosata per dare il senso della carne.
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Nella pittura italiana il passaggio dal neoclassicismo al romanticismo è contraddistinto da una fase in cui si tenta di liberarsi dai condizionamenti neoclassici e barocchi, dalla ricerca della purezza dei sentimenti umani che si attribuisce all’epoca medievale e dalla libertà dei pittori di esprimersi liberamente, senza che la tecnica prevalga sul sentimento.
Francesco Hayez, il maggiore pittore del romanticismo italiano, sosteneva che la sua pittura romantica nascesse dal puro sentimento. In realtà, nelle sue opere non riesce a dare animo a ciò che narra, poiché gli manca l’appassionata partecipazione all’evento rappresentato: sceglie soggetti storici senza sentirli romanticamente, così che i suoi dipinti appaiono statici e calcolati

Francesco Hayez-Il Bacio (Parigi)

Il bacio dolce e furtivo che si stanno scambiando i due innamorati, in abiti medievali, venne subito interpretato come l’addio alla donna amata da parte di un patriota costretto all’esilio.  Nel bacio si nascondeva un significato politico legato alla circostanza storica in cui fu presentato: il 9 settembre 1859, a tre mesi dall’ingresso di Vittorio Emanuele e di Napoleone III a Milano. Qui il bacio, più che un gesto romantico, è simbolo di concordia politica, alleanza,pace e unità.
Favorirono l’interpretazione politica vari elementi: il volto coperto del giovane, il suo piede sullo scalino, il suo pugnale da rivoluzionario e l’ombra di una persona che sembra spiare gli amanti.
La scelta dell’ambientazione e dei costumi è legata al gusto dell’artista per la pittura storica.
La fanciulla è abbandonata nell’abbraccio: la sua figura è flessuosa, ritagliata tra il rosso delle calze ed il bruno del mantello, ed impreziosita dai riflessi cangianti della veste che dà luce alla scena. L’attenzione per i dettagli conferisce al dipinto un grande realismo.Il colore è caldo,striato e brillante. Il segno è invisibile, la linea suggerisce volume e la composizione è simmetrica.

Francesco Hayez- Il Bacio (Brera)

Il confronto tra le due versioni del Bacio, quella inviata a Parigi nel 1867 e quella di Brera, conferma il significato politico del dipinto. Oltre alla veste bianca, la differenza più vistosa  è nel mantello del rivoluzionario, il cui risvolto, nella versione parigina non è marrone ma verde. L’inserimento di questi due nuovi colori crea,insieme al rosso della calzamaglia ed all’azzurro della veste, un richiamo alle bandiere di Francia ed Italia, dalla cui alleanza era nata la nuova nazione italiana


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La scultura della seconda metà dell’Ottocento non è in sintonia con i mutamenti epocali in atto. La contraddizione fra classicismo e anticlassicismo è palese nel più grande scultore francese, Auguste Rodin. Egli si accosta agli impressionisti nel tentativo di rendere il movimento mediante la luce e l’articolazione delle forme nello spazio. Mentre negli impressionisti la rappresentazione è antimonumentale ed antieroica, egli resta legato all’eroismo ed alla monumentalità classici, o meglio michelangioleschi.
Auguste Rodin- Il Bacio
Quest’ opera marmorea è stata considerata il lavoro più classico dell’artista, anche per la fonte d’ispirazione: il quinto canto dell’ Inferno di Dante, che evoca l’amore dannato di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini.
    Quando leggemmo il disiato riso essere basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante
    Quest’opera è inserita nel gruppo statuario del Bacio, appartenete alla Porta dell’ Inferno, esposta a Parigi nel 1889 in occasione dell’ Esposizione universale. Il corpo è un calco su cui si imprimono le passioni, è l’intero corpo ad esprimere le sensazioni attraverso contrazioni e torsioni corporali. La sinuosità del corpo femminile, il gioco delle gambe e delle ginocchia, le mani, fanno emergere i sentimenti e la passione, che sembrano quasi pulsare, rinascere attimo per attimo. Le ombre risaltano il corpo di entrambi i soggetti, anche se a fatica si riesce a distinguere l’uomo dalla donna per la complessità delle forme.
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La vicenda artistica di Klimt coincide con la storia della Secessione Viennese. Con il termine Secessione si intendono quei movimenti artistici, nati a fine ‘800 tra Germania e Austria,che videro coinvolti architetti e pittori che avevano come obiettivo la creazione di uno stile, che si distaccasse da quello accademico,e che proclamavano l’integrazione e la parità delle arti. Di fatto, le Secessioni introdussero le novità stilistiche dell’ Art Nouveau, che in quel periodo dilagavano in tutta Europa. L’Art Nouveau è uno stile basato su una linea curva ed elegante, che abbandona ogni riferimento con il passato per cercare nella natura i suoi riferimenti visivi: utilizza forme floreali, con un segno agile, flessuoso e molto decorativo.

Gustav Klimt- Il Bacio

Gli amanti del Bacio celebrano il trionfo del potere dell’eros, in grado di ridurre in estatica armonia i conflitti tra uomo e donna, tra persona e natura: quell’eros che è al tempo stesso amore e morte, salvezza e perdizione. La grande armonia del quadro, insieme al contenuto di elegante erotismo, fanno di questo il prodotto di un tempo che stava scomparendo: la comparsa dell’impressionismo evidenziò l’inattualità del mondo klimtiano, fatto di eleganza e sensualità, che presto scomparve per i tempi drammatici e violenti segnati dalla I guerra mondiale.
Il Bacio rappresenta l’equilibrio perfetto tra il naturalismo dei volti, delle mani e delle gambe, e l’astrattismo delle vesti, tra il fondo oro, che annulla la profondità spaziale, e il prato fiorito, tra la carica erotica e il potere cosmico.
La differente decorazione segnala l’irrinunciabile diversità dei sessi: la veste dell’uomo è realizzata con forme rettangolari erette in verticale, mentre quella della donna è decorata con forme curve concentriche.
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La corrente artistica della Pop Art, abbreviazione di “popular art” cioè arte popolare, formatasi negli USA intorno agli anni 60’,si proponeva di denunciare gli effetti negativi dell’invasione pubblicitaria, che in quel periodo aveva raggiunto livelli incredibili. Dai poster alle bottiglie di Coca Cola,dal fumetto al cibo in scatola, dalla vasca da bagno al juke-box, gli oggetti di uso quotidiano sono i protagonisti, con l’intento ironico di una ribellione contro una vita così livellata e massificata: i martellanti messaggi pubblicitari, l’ossessiva presenza dei mezzi di comunicazione di massa, la sfacciata esibizione dei prodotti di consumo..ecc.
Le tipiche tele di Lichtenstein appaiono come un’atto di accusa verso la banalizzazione che affligge la vita di ciascuno di noi: il linguaggio e la tecnica dei mass media rende ogni cosa uniforme, privandola dei suoi contenuti reali e falsandola. Così le opere dell’artista, con i colori sempre tenui, con le figure ritratte con accuratezza, con l’utilizzo di una grafica tipica dei fumetti, ci riportano ad una realtà lontana dalla nostra, quella dei mass media. Inoltre, egli  dimostra una profonda sensibilità verso i sentimenti ed i pensieri dell’uomo borghese.

Questo stereotipo femminile non possiede tratti somatici caratteristici, né alcun difetto fisico: sfiora una perfezione glaciale, che rivela un atteggiamento morale e borghese.
La seduzione di questa donna è espressa attraverso il contesto passionale della scena, in cui ella si ritrova tra le braccia di un stereotipato giovane ufficiale.
La scena sottolinea l’inconsapevole banalità di questi personaggi, attraverso l’uso dei colori, le caratteristiche dei personaggi e la situazione rappresentata

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