Roger Taylor dei Duran Duran alla mostra ROCK


Da The Wild Boys, The Reflex, Rio, A View To a Kill, Ordinary World, Notorius, alle sonorità ibride e maggiormente orientate ad un moderno pop rock di Astronaut, al sound più prettamente synthpop di Red Carpet Massacre dell’ultimo album (2010) All You Need is Now. Queste alcune delle canzoni che hanno entusiasmato fan di tutto il mondo. Di chi parlo? Dei Duran Duran, mitica band inglese che all'inizio degli anni ottanta fece parte di quel filone musicale, in rapida espansione, definito come New Romantic, ponendosi come complesso leader ed artefice di quella che venne definita la «seconda invasione britannica», sfondando nelle classifiche statunitensi, solitamente chiuse alla musica proveniente dall'estero.

E domani venerdì 3 febbraio alle ore 18,  la mostra ROCK!2 al PAN - Palazzo delle Arti di Napoli ospiterà proprio Roger Taylor, batterista dei Duran Duran, per un tour degli spazi della mostra in occasione delle celebrazioni del trentennale della pubblicazione di RIO, disco/simbolo del quintetto di Birmingham.
Roger Taylor, entrò a far parte della band da subito, da quando lo studente Simon Le Bon da Londra arrivò al Rum Runner di Birmingham per sottoporsi ad un’audizione per una band chiamata Duran Duran e lo notò: Roger Taylor, fascino misterioso e schivo, "bello come un James Dean punk".  Da lì la grande avventura, che li portò (con Nick Rhodes alle tastiere, e John Taylor al basso) in meno di 5 anni (1980-1985)a raggiungere fama mondiale. Ma tra il 1984 e 1985 Roger, unico batterista della sua generazione ad aver conquistato l'attenzione dei media al pari di un frontman, prese due grosse decisioni. Sposò a Napoli la modella Giovanna Cantone e si ritirò dalla scena pubblica dopo lo spin-off Arcadia. Una reclusione che è durata fino alla reunion dei Duran Duran nel 2001. Oggi, oltre a curare la sezione ritimica del quartetto, Roger fa anche il dj nei locali più ‘cool’ del mondo.
Durante la visita al Pan il musicista incontrerà gli ideatori/direttori della mostra Carmine Aymone e Michelangelo Iossa poche ore prima del suo dj-set serale in programma al JOIA Restaurant Club di Sant’Antimo, Napoli. Nel corso della visita verrà presentato anche un raro CD-single promozionale firmato EDEL e uscito in concomitanza con il DVD con tre brani di punta: Rio, Save A Prayer e Hungry Like The Wolf.
Con i suoi 10 milioni di copie vendute, RIO è il secondo album della band e, ad oggi, quello più celebrato: dei 9 pezzi contenuti, ben 4 sono diventati singoli di successo (Rio, My Own Way, Save A Prayer, Hungry Like The Wolf). RIO lanciò su scala mondiale il fenomeno-Duran Duran e rimase nella classifica di Billboard Usa per due anni e mezzo. L’iconica copertina a firma dell’artista americano Nagel è diventata il simbolo della grafica anni ‘80 e ha una menzione nella collezione della Library Of Congress di Washington.
Il video di Hungry Like The Wolf (diretto da Russel Mulcahy) è stato uno dei primi clip musicali girati in esterna, il 15esimo più trasmesso della storia di MTV e il primo videoclip a vincere un Grammy Award nel 1984. Tra gli artisti che hanno reinterpretato brani tratti da RIO vanno menzionati i Green Day, i Nirvana e le Pussycat Dolls.
RIO è stato pubblicato ufficialmente nel 1982 su etichetta EMI. Nel 2008 i Duran Duran sono stati chiamati a risuonare l’intero album per la prestigiosa trasmissione televisiva statunitense Classic Album. La performance ha generato un DVD dallo stesso titolo, pubblicato da Eagle Entertainment.

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