Pino Quartullo e Clementino in "Che ora è" al Teatro delle Palme
Ambientato, come il film , in un solo giorno a Civitavecchia, lo spettacolo racconta con la leggerezza di una commedia in cui si ride e ci si diverte, grazie alla verve di Pino Quartullo, ironico e pungente, e di Clementino, giovane rapper, campione di freestyle , una storia in cui gli spettatori si potranno ritrovare siano essi figli o genitori.
La trasposizione teatrale è stata incoraggiata dal grande regista Scola(video), che come ha evidenziato in conferenza stampa, raccontandoci la sua “Che ora è” (ricordo di Massimo Troisi), è stato ben felice di questa riduzione teatrale sia per la bravura degli interpreti, sia per la capacità di non allontanarsi dagli intenti cinematografici.
Il film di Scola racconta di un confronto scontro generazionale sempre attuale, padre e figlio in una grigia giornata civitavecchiese, la trasposizione teatrale riporta in scena questo conflitto colorandoli con sfumature di dialoghi di “pensieri ad alta voce”, sottolineati da coni di luce e da questo cielo, realizzato da Andrea Giansanti, che cambiano e in qualche modo si spostano in base a dove sono i personaggi, illuminando ora Giuseppe ora Michele. “in questo spettacolo si riflette, ma si ride e tanto, perché io come padre sono a volte impacciato ed impiccione e Clementino da figlio, per lo più napoletano, è ironico, pungente, ma anche oscuro, una specie di marziano che il padre non comprende” afferma Quartullo in conferenza.
Lo spettacolo, adattato per il teatro da Silvia e Paola Scola (anche sceneggiatrici del film originale), figlie di Ettore Scola, vede protagonisti oltre Pino Quartullo, il giovane, ma già famoso cantante Clementino, ha duettato con Fabri Fibra e 99 Posse, in uscita un suo disco, e ha rinunciato ad aprire i concerti di Jovanotti per poter recitare in questo spettacolo come afferma in conferenza (video), nonché riuscitissimo e divertentissimo attore, capace di catturare l’attenzione e far ridere fino alle lacrime il pubblico nei duelli verbali con padre serio, impiccione ma anche buffo e tenero. Accanto a loro la giovane civitavecchiese Valentina De Giovanni. Le musiche dello spettacolo sono quelle originali del film, composte e dirette da Armando Trovajoli.
Al Teatro delle Palme sarà anche possibile ripercorre, attraverso la mostra fotografica, i momenti di scena e di backstage del film di Scola, i volti dei due attori (Mastroianni e Troisi) e dello stesso regista, che fra un ciak e l’altro scherzano provando battute e movimenti. Alla conferenza stampa presente anche una delle sorelle di Massimo Troisi, Maria Rosaria, che ci ha regalato momenti e ricordi familiari (video) legati al film e al “conflitto” tra il fratello e il padre, anche grazie al suo libro “Oltre il respiro” (ed. Iacobelli), in cui a 17 anni di distanza dalla morte del grande attore, apre lo scrigno dei ricordi, superando per la prima volta la riservatezza con cui notoriamente la famiglia ne ha finora custodito la memoria. I ricordi sono scanditi dalle numerose fotografie, in gran parte inedite, tratte dall’album di famiglia e dalle raccolte personali di Massimo. Il ricavato del libro andrà in beneficenza.
10 febbraio 2012
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